Il vino è nella storia dei popoli di ogni civiltà.
Banchetti dionisiaci, parabole, accordi d’affari, incontri d’amore.
Viaggio multisensoriale nelle cantine della giovinezza:
terra, vigna, mosto, botte ombrosa e del calice la luce.
La verità fluisce:
profumi, sapori, immagini, tatto e suono in un istante immenso.
Note di ebrezza si propagano
accordate con il LA universale del sole, della luna e delle stelle.
Il Vino è opera dell’uomo unita alla luce di Madre Natura.
L’arte del bere è per ricordare.
Se l’opera è eccellente, si crea un vino memorabile.
Ebrezza è brezza, vento sottile di colei che passa,
di colei che non si annebbia ma si svela.
L’amore e la conoscenza del vino vivono nel suo rispetto.
La disciplina del bere è bellezza di confine:
non plus ultra.
Ci incontriamo.
Diverse vite, culture, esperienze.
Incontrandoci, conosciamo le radici di altre terre,
ne riconosciamo valore e dignità
per la nobile ricchezza che portano in loro.
Sei qui
nel susseguirsi di colline verdi, verdissime,
patrimonio dell’unesco e di noi tutti,
adorne di vigneti e olivi.
Sei qui
Rocca tintinnano,
chiostro di Santa Caterina,
terme dell’anima,
borgo medievale,
le vette dei cipressi.
Sei qui
Antico che guarda il futuro
Risalire a ciò che è sempre stato.
Il ciclo di una conoscenza etica
si concentra nel calice che stai tenendo con te.
Siamo felici che tu sia Qui.
Il Quin Quin è il nostro cin cin.